Il progetto di Petreschi Architects per la Banca Centrale di Albania a Tirana è concepito come ampliamento della precedente sede, disegnata e realizzata alla fine degli anni Trenta da Vittorio Ballio Morpurgo, architetto di formazione romana. Emerge dall’opera di Morpurgo il desiderio di riconnettersi alla tradizione classica e al passato pur attraverso una stilizzazione della monumentalità celebrativa e un’espressione di stampo razionalista. L’obiettivo di porsi in continuità con le opere del passato, attualizzandole e rendendole adatte al proprio tempo è lo stesso che guida l’operare del gruppo di Petreschi come quello di Morpurgo. Il nuovo intervento consiste in una duplice azione: da una parte il restauro filologico dell’opera esistente, dall’altra il progetto del nuovo ampliamento, dove la relazione tra presente e passato diviene chiave di lettura essenziale e strumento di lavoro fondante. Il restauro della parte esistente si attua grazie all’attenta analisi dei disegni architettonici ed esecutivi dell’archivio di Morpurgo, consentendo di eliminare sovrapposizioni e superfetazioni e riportando il manufatto alla sua originaria configurazione. Il progetto per l’ampliamento parte dall’edificio di Morpurgo per concepire elementi e soluzioni che ne sottolineano ora la continuità con il passato, ora la discontinuità a favore dell’innovazione e della contemporaneità. La scelta della nuova giacitura, la piazza coperta tra i due volumi, e i materiali interni ed esterni confermano la volontà di attuare una trasformazione che trova le sue ragioni nel passato. La disposizione del nuovo volume prende come riferimento principale l’asse trasversale che dal centro dell’edificio esistente taglia in diagonale il lotto, diventando asse portante dell’intera composizione. Internamente, i due corpi si fronteggiano dialogando uniti da una copertura leggerissima in acciaio e cristallo, dando forma a una piccola piazza coperta che evoca il tessuto denso e compatto della città di Tirana. Il travertino e il mattone che rivestono il nuovo volume richiamano l’edificio originario di Morpurgo, amalgamando il vecchio con il nuovo a favore di una composizione d’insieme fondata su una continuità stratificata. Gli elementi di innovazione che segnano una necessaria discontinuità con il passato sono rappresentati da un nuovo accesso sulla Rruga Deshmoret e 4 Shkurtit e da un programma funzionale che arricchisce la precedente sede di un auditorium, nuovi uffici più flessibili, spazi di socializzazione al piano terreno e un ampio parcheggio. Nel progetto di Petreschi la storia e i suoi segni diventano un materiale da modificare e plasmare, livello necessario in un più ampio processo di stratificazione, dove il nuovo assume valore e significato dalle ceneri del proprio passato.