L’attuale definizione di periferia impone una riflessione ad ampio respiro su come confrontarsi con situazioni di marginalità e di declino tanto in aree distanti dal centro storico, interessate dallo sviluppo di un’era industriale oggi tramontata, quanto in zone nevralgiche della città, che siano al fianco del tracciato ferroviario o all’interno del cuore urbano, ma che nel tempo hanno diminuito i propri standard di qualità fino a diventare, in alcuni casi, inutilizzate. Da ciò scaturisce la volontà di offrire alcuni esempi europei di realtà periferiche al centro di un’operazione di riqualificazione non solo architettonica, ma anche urbanistica. Il progetto di Copenhagen firmato da BIG abbina il lancio di un prototipo galleggiante per residenze a basso costo alla volontà di riqualificare le aree portuali inutilizzate.
Sempre in un’area portuale, ma a Den Helder, van Dongen e Koschuch hanno trasformato una serie di magazzini dismessi nella nuova sede del teatro della città, creando un nuovo polo attrattivo e volano per l’economia locale. A Charenton-Le-Pont, l’Agence Moatti-Rivière si è confrontata con la trasformazione di un ex blocco per uffici degli anni Settanta in complesso residenziale: qui la sfida è stata confrontarsi con la Senna e riconfigurare la facciata secondo i modelli più contemporanei, senza smarrire i tratti caratteristici dei prospetti del quartiere. A Bordeaux, lo studio LAN Architecture ha firmato due interventi di riqualificazione in altrettante aree nel primo anello periferico all’insegna della sostenibilità e degli spazi verdi, mentre gli architetti Sou Fujimoto e Laisné Roussel stanno co-realizzando un nuovo complesso polifunzionale alto 50 metri e con struttura in legno all’interno di in una ZAC (Zone d’aménagement concerté) non lontana dalla stazione. Sempre lungo un tracciato ferroviario, nella prima periferia di Dunkerque, lo studio CAUU ha recuperato un’ex filanda in spazio di co-working in cui si respira ancora l’impronta industriale dell’edificio. Altrettanto importante è il tema della ridefinizione dei confini tra città e campagna e dello sviluppo delle fasce periurbane. A tal fine vengono descritti due interventi, il Pferdelandpark di Aachen e il Parco Agricolo Sud Milano, quali occasioni di approfondimento sul tema, fornendo una definizione di parco agricolo di cintura e del suo ruolo nella valorizzazione territoriale. Infine un esempio puntuale, quello del Contratto di Quartiere di Altobello nella periferia di Mestre, che offre un caso di rigenerazione urbana a lungo termine in una zona di degrado fisico e disagio sociale. L’intervento, con il coinvolgimento delle autorità locali e della popolazione locale, ha previsto la pedonalizzazione di un intero quartiere per la fruizione dello spazio urbano e il superamento dello status di “isolamento”.