di Daniela Proietti
Sono anni che si parla di semplificazione, informatizzazione, sburocratizzazione, dematerializzazione, tramite annunci e proclami da parte delle alterne amministrazioni che il più delle volte sono rimaste parole “sulla carta”.
Abbiamo assistito a vari interventi legislativi che si sono susseguiti, tutti con l’obiettivo dichiarato dello snellimento procedurale, ma il quadro normativo attuale è ancora un intreccio di norme e regolamenti che non hanno portato ai tanto auspicati benefici.
Basti ricordare i numerosi titoli edilizi tutt’ora vigenti: interventi liberi, CIL (comunicazione di inizio lavori), CILA (comunicazione inizio lavori con relazione tecnica asseverata), SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), DIA (denuncia di inizio attività), DIA onerosa, Permesso di Costruire, una vera inflazione di procedure nate per semplificare, ma destinate a complicare il sistema.